lunedì, aprile 21, 2008

Iphone, pizza e spaghetti?





Gira voce che il matrimonio fra Apple e Telecom, per portare l'Iphone in Italia ,sia cosa fatta.

Certo il fatto che l'affare sia il frutto del lavoro di Luca Luciani non fa ben sperare. Chi è Luciani? E' quel top top top manager di Telecom che durante una conferenza ha citato la splendida vittoria di Napoleone a Waterloo (se le cose non le sai, sappile!!).

L'Iphone dovrebbe arrivare in Italia aggiornato nell'hardware per poter sfruttare la rete UMTS; quelli attuali hanno una tecnologia 2G, standard per il resto del mondo, ma obsoleta per l'Italia.

L'aspetto interessante di questo accordo non è tanto l'innovazione tecnologica, obbligata per entrare nel mercato italiano, bensì il cambio di politica economica dell'Apple.



Fino ad ora Apple, in ogni paese dove è entrata, ha stretto un accordo con una compagnia telefonica, la quale in cambio dell'esclusiva nazionale per la vendita dell'Iphone era vincolata a versare il 30% degli introiti del traffico voce prodotto da quel telefonino.

Con Telecom, almeno dai rumors, Apple ha cambiato i termini dell'accordo:

- Telecom non avrà l'esclusiva dell'Iphone per l'Italia, bensì una precedenza rispetto gli altri operatori, che potranno vendere l'Iphone ma avranno bisogno di più tempo per integrarlo con il proprio sistema.
Morale della storia: Telecom vende l'Iphone da questa estate, gli altri (Vodafone, 3G) solo a partire da Natale.

- Apple non pretenderà una percentuale del traffico voce, bensì venderà l'Iphone ad un prezzo più alto; negli altri paesi la vendita Iphone+tariffa telefonica era visto anche come un modo per abbassare il prezzo iniziale del cellulare.

Apple ha capito che i guadagni si stanno spostando dal traffico voce al traffico dati, ed è li che ora si vuole far trovare pronta.
La capillare distribuzione dell'Iphone significa abituare il cliente ad usare il suo Safari, come Browser, per navigare su internet da mobile.
Significa anche abituarlo ad utilizzare Itunes per la musica e video.



Di nuovo, l'Apple di Steve Jobs dimostra di essere un passo avanti per l'approccio al marketing più che per la tecnologia.

Ora c'è da vedere come reagirà però ad Android e ad il suo approccio Open.

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