Negli USA , sabato 19 aprile, sarà il "Record store day", il giorno dei piccoli negozi indipendenti di musica.
A favore di questa iniziativa hanno firmato grandi nomi della musica e del cinema come Bruce Springsteen, Paul McCartney, Chuck Berry, Damon Albarn, Billy Bob Thornton e Cameron Crowe (regista del bellissimo film "Almoust Famous").
Spirito dell'iniziativa è quello di salvare i piccoli negozi di musica, quelli dove entri per comprare un disco di Eros e esci invece con il primo album dei Belle & Sebastian.
I negozi tipo quelli di Altà Fedeltà, con tanti dischi dove perdersi, copertine da sfogliare velocemente alla ricerca del disco mitico.
Atmosfera persa con i dischi virtuali e il download illegale.
Tutto vero, bella iniziativa ma vogliamo anche parlare di quanto cazzo costano gli album??!!
Andare in un negozio di dischi, scambiare due chiacchiere, girare per scaffali e poi uscire con 2-3 album era un lusso che difficilmente mi potevo permettere da ragazzo.
Se non ci fosse stato il p2p e le riviste di musica sarei rimasto ad Eugenio Bennato (con tutto il rispetto per lui).
Adesso gli album sono meno cari, ma ci è voluta la crisi delle vendite e gli album a 10 $ su Itunes per abbassare i prezzi.
Incominciamo ad abbassare significativamente gli album dopo 6 mesi dall'uscita, come accade con le ristampe dei libri.
L'unica notizia positiva è il boom di vendite del vinile.
La logica del vinile non fa una piega: se il primo ascolto dell'album lo posso fare con gli mp3, allora, se proprio mi voglio tenere una copia fisica dell'album (per motivi puramente feticisti), è meglio prendere un bel vinile, con la sua grande copertina è il rito della puntina, piuttosto che l'anonimo cd.
mercoledì, aprile 09, 2008
Altà Fedeltà: "Record store day"
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