giovedì, giugno 19, 2008

Gore-Obama: The Dream Team





Al Gore si schiera al fianco di Obama.

Praticamente della serie "fatece sognà".



Per Al Gore, dopo questa aperta scesa in campo a favore di Mr. "Yes, We Can", si parla già di possibili incarichi nel futuro governo Obama.

Certo, per chi è totalmente disilluso dalla politica, questa è una notizia che rientra tranquillamente nella categoria "GranCapo 'StiCazzi".
Per me che ancora ci credo (però credo anche all'esistenza di Zoolander) è un'ottima notizia.
Entrambi incarnano la parte migliore dell'America politica, una parte che ancora riesce a vedere oltre al proprio naso, capace di fare progetti a lunga scadenza, basati su ideali forti, e consapevoli che le proprie scelte guideranno anche il futuro di tutto il pianeta, e non solo della proprio nazione.

Penso che l'America dopo gli anni '60 abbia perso tutta la sua capacità di andare oltre, di essere da spinta per tutti gli altri, soprattutto nel campo dei diritti umanitari.
Questo è evidente guardando la politica egoista, cieca e fondamentalista perseguita da Bush.
Ma una piccola conferma l'ho avuta anche a New York.

Sto in fissa per Bob Kennedy. Lo considero la grande occasione persa dagli Stati Uniti e da tutta l'umanità.
Sono fermamente convinto che se non fosse stato ucciso, sarebbe stato eletto (il suo avversario era il grigio Nixon) e che la sua politica avrebbe influenzato tutto e tutti, per molti anni, in mondo estremamente positivo.

Durante la sua campagna elettorale, nel momento in cui ci si deve vendere come la più arrendevole delle puttane, Bob non esitava a proporre argomenti difficili al suo elettorato : l'abbandono di politiche estere aggressive (vedi ritiro dal Vietnam), eliminare la povertà e le lacune nei diritti umanitari all'interno del proprio paese.



Mi trovo in America, pensavo che non avrei avuto alcuna difficoltà a trovare un libro sulla sua vita in una grande libreria di NY, oltrettutto ricorreva il 40° anniversario della sua morte come ben mostrato dalla copertina dell'edizione americana di Vanity Fair. Invece i libri riguardanti Bob si riducevano a 3/4, ben nascosti e sommersi da varie biografie del più famoso fratello JFK.

Forte è stata l'impressione di un paese che persa l'innocenza si è anche dimenticato di averne avuta una.



Adesso il mio sogno è che la coppia Obama & Gore riuscissero a piegare la nostra linea temporale per farla incontrare con quella di un ipotetico mondo che avesse avuto Bob Kennedy come presidente.

Yes, We Can!

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