martedì, maggio 06, 2008

La so: la risposta è SI!





La risposta questa volta la so, è SI!

Si, ti sposo perchè ti amo e voglio passare tutta la vita con te.

Cazzo, le basi ci sono, le risposte le conosco, ho studiato ma la sudarella è tanta.

Già sento il blocco della parola che sta stringendo le tonsille come fossero le palle di Clooney in una festa di single assatanate.

Lo sguardo ebete ebete ebete sta prendendo il posto di quello ebete che porto normalmente.



Io sono fatto così, fino a quando non si avvicinano le date sono tranquillo da far schifo, ma gli ultimi giorni scopro il moto perpetuo del mio corpo e dei miei pensieri.

Matrimonioooooooooo.
Ecco l'ho detto e non mi è capitato niente!

E' pazzesco come sia diventata una parolaccia in questi anni.

"Sai, mi sposo!".
"Ah, bravo, coraggioso però..chi te lo fa fare?..scappa!".



Neanche stessi pensando di fare comme Woody Allen, quando si mette la tuta, il casco, va in mezzo ad un gruppo di Afroamericani impegnati a giocare con i dadi e grida a squarciagola:"Brutti negri rotti in culo!!!!".


Siamo così abituati a farci sorprendere dalla nostra voluttà che abbiamo paura di impegnarci.
Timore di tutto quello che può durare per sempre, e che per durare ed essere vivo richiede però il nostro impegno.

Paola aspettami Venerdì, non perdere la pazienza subito, lo sai che la mattina faccio fatica ad alzarmi.



Questo blog resterà chiuso per le prossime 3 settimane...dopo tutta sta fatica una bella vacanza americana ce la meritiamo proprio!



Ci si rivede a Giugno e dintorni!



..basta che non mi bruci la bandiera





Non ce la fanno proprio.

Si mettono la cravatta, vanno dal miglior barbiere, fanno lezione di dizione, frequentono i salotti bene, ma alla fine la cazzata che gli gira per la testa da ore, proprio quella che la vocina implora di tenersi per se, prende la via della bocca ed esce fuori.



«Quel gruppo neonazista va preso, messo in galera e rieducato, non ci può essere nessun tipo di solidarietà». Però, rispetto a questo episodio, sono «molto più gravi» le contestazioni dei giorni scorsi della sinistra radicale contro la Fiera del libro di Torino.
Proclama, dal salotto di Vespa, il neo presidente della Camera, Fini.

Ma non basta la cazzata, ci dobbiamo anche sorbire la spiegazione, perchè ne ha persino una.

Spiega Fini: «Dietro l'aggressione non c'è alcun riferimento ideologico», se dietro l'aggressione di Verona non c'è alcun «riferimento ideologico», a Torino le frange della sinistra radicale «cercano in qualche modo di giustificare con la politica antisionista» un autentico antisemitismo, veri e propri «pregiudizi di tipo politico-religioso».

Quindi ricapitolando: è grave non avere niente in testa e picchiare qualcuno fino a farlo morire, perchè forse è di sinistra, perchè non mi ha voluto dare una sigaretta, perchè mi annoiavo, perchè sono uscito di casa e mi sono ripromesso di ammazzare di botte il quarto tizio che incrociavo per strada.



Ma è molto più grave avere delle idee. Magari essere un pò cretini ed esprimerle male, queste idee, male come solo uno può fare bruciando una bandiera in segno di protesta e richiesta di attenzione.

La contestazione sugli autori israeliani presentati alla Fiera del Libro è così inutile che non ha neanche bisogno di essere riportata.

Però almeno non c'è una famiglia che è rimasta senza il figlio.

Per Fini è meno grave il vuoto spinto che delle idee espresse male.

Ora capisco perchè hanno vinto le elezioni!

lunedì, maggio 05, 2008

Lego Indiana Jones





Era una vita che non mi vedevo il primo episodio di Indiana Jones.

Complice la triste programmazione in chiaro che oscilla tra Amici e fiction improbabili su Capri, e la curiosità di rivedere questo classico, venerdì mi sono immerso nella visione del primo episodio: "I predatori dell'arca perduta".
E' stata una riscoperta.

Pensavo che Indy fosse superato; della serie: film e personaggio ormai entrati nel mito ma senza più la capacità di sorprendere.
E invece mi ha rapito.

Alcune scene da cult erano ben stampate nella memoria, ma per molte altre invece era buio totale; ad esempio: come riesce Indy a salvarsi dalla tomba con i serpenti? Buio totale!

Un susseguirsi di "Eh ora che fa? e di " Ma che gran figlio di Put.", meritato quando lascia la bella di turno legata e alla mercè dei nazisti.
Stupendo.

Ed è un'ottima occasione per introdurre il prossimo videogioco basato su i personaggi Lego: LEGO Indiana Jones, The Original Adventure.



Dopo la spettacolare reinterpretazione del mito di Star Wars,



e l'incursione del binomio videogioco & lego nel mondo di Batman,



il prossimo capitolo del videogame, costruito con i mattoncini Lego, sarà dedicato proprio alla prima trilogia di Indy.