mercoledì, aprile 30, 2008

Rayman Raving Rabbids 3





Ho comprato la Wii Balance Board...ed è bellifffffffffima.

La consiglio a tutti i possessori di Wii, ed è un buon motivo per comprare la console.
Detto in gergo tecnico, potrebbe essere la killer application che mancava alla Nintendo, così come Halo lo è stato per Xbox360 (manca qualcuno a questo elenco di console?).

Ovviamente WiiFit è stato solo l'apripista di quello che si può fare con la Balance Board.

Anche i pazzi conigli (li adoro) della serie Rayman l'hanno scoperta e il prossimo capitolo di Rayman Raving Rabbds sulla Wii sarà giocato usando la balance board; anche se, come si vede da questo video, i coniglietti di Ubisoft non hanno ancora molto chiaro come usarla:



Roma Fasssista





Cammino per le strade della Garbatella, la mia quiete è interrotta dal tifo di ragazzi su motorini, questa volta però non sventolano bandiere della Roma, nelle loro mani impugnano i vessilli di Azione Giovane.
Alemanno è sindaco di Roma.



Ho una stretta allo stomaco. Roma è fasssista.

Per un attimo mi sento colpovevole. Non sono andato a votare al ballottaggio.

Per la prima volta, da quando posso votare, non ho marcato la scheda.

Un pò per la delusione verso un paese che non sa distinguere un politico da un venditore di lozioni miracolose.
E un pò, un bel pò, per la nausea di trovare come nome "nuovo" da segnare sulla scheda, il Rutelli!
La stretta allo stomaco allenta la sua presa.



La sinistra ha governato, bene, per 15 anni questa città, un pò di alternanza non può far male (?).

Ma, soprattutto, avranno capito quelli del PD che se cambiamento deve essere non si possono fare passi falsi come proporre Rutelli per la terza volta da sindaco.
Si potevano fare tante scelte significative che avrebbero sbancato in una città così legata al suo ex-sindaco, Veltroni.

La Melandri, per esempio.
E' di Roma, è donna, è brava.
Sarebbe stata la prima donna sindaco della capitale.
Se la Spagna ha un ministro della difesa al settimo mese di gravidanza, se la Germania ha un ottimo primo ministro donna, perchè noi non possiamo avere una donna come sindaco di Roma?

Si è preferito prendere in giro uno stanco elettorato di sinistra.



In tutto il mondo, i politici che perdono si autoesiliano dalla politica.
Per sempre o per un pò. Il tempo di recuperare credibilità, e soprattutto qualcosa da dire e da dare.

Rutelli ha perso come candidato primo ministro, eppure viene presentato come sindaco.

C'è tanta gente nell'attuale centro sinistra che ha tanto da dire; penso, per esempio, a Bersani e alla Finocchiaro. Diamo spazio a questi nomi.
Allontaniamo chi affossa questo movimento.

Rutelli candidato sindaco è stato tante cose e tutte negative: la presunzione di una Roma già vinta dalla sinistra e quindi guidabile da chiunque, un uomo che non avrebbe avuto spazio nel futuro governo e quindi da "sistemare", la mancanza di coraggio.

E ora sorbiamoci questa epoca fassista (brrrrrrrr).



P.S.: avete notato che la prima uscita del neo sindaco, per festeggiare la vittoria, comprendeva un gruppetto di tassisti con tanto di grosso striscione?!
Un buon inizio.
Un buon inizio per le corporazioni (nostalgia fasssista) di interesse, certo non per il cittadino.



Zignare: PsicoNano novello Dante





Se quelli della Ue «si mettono a zignare» lo Stato potrebbe acquistare l'Alitalia.
Queste le ferme parole di Berlusconi alle proteste della UE, e di piccole compagnie europee come la RyanAir, al prestito di 300 milioni di euro concesso all'agonizzante compagnia di bandiera.

Davanti a questa minaccia i capoccioni di Bruxelles si sono fermati.
Più che altro per capire che cazzo significasse sto "Zignare".

Un vecchietto rasta proveniente dalla Svizzera Italiana, intento nel suo tour annuale dei birrifici belgi, ha abbozzato un tentativo con "zegna" (seccatura), ma poi ha preferito continuare con la sua birra ambrata d'abbazia.



Il Cavaliere ci viene incontro nel colmare la nostra ignoranza:"Zignare sta per «dare fastidio come le zanzare»".
Spiega il PsicoNano: «E' il lavoro che fanno gli insetti sul sedere degli elefanti con poco risultato, ma fastidioso».



A quando l'abolizione del vile Lei per un virile Voi?

lunedì, aprile 28, 2008

C...ti tocchi





Il designer Erik De Nijs è noto nel giro dei designer per avere il vizio di toccarsi sempre il pacco, anche durante le feste o i meeting di lavoro.
Questo vizio è accettabile da un rude camionista, ma certamente non da un designer di tendenza.

Pensa che ti pensa, dopo un'intera notte passata sveglio (notte scandinava della durata di 4 mesi), Erik ti tira fuori i jeans per il perfetto Geek.

Si tratta di un paio di jeans che includono tastiera e mouse.
Tramite la connessione wireless si può usare il mouse e la tastiera dei jeans per comandare un qualsiasi pc.

Ora Erik non è più lo zimbello dei designer di tendenza, purtroppo però passa tutto il tempo a spingere sul tasto SPACE.

Se pensate che è una cazzata avete ancora troppa fiducia nel genere umano e non siete ancora pronti alla nuova linea fashion di De Nijs: “Beauty and the Geek”.



giovedì, aprile 24, 2008

Sistemi Operativi e dopo barba





Rubo dal blog avere o essere questa foto.
Tre immagini e poche parole che mettono a confronto i tre principali sistemi operativi: Mac, Linux, Windows.

La salma di Pio: l'attesa è frenetica



L'attesa è frenetica.



Alle 11, sarà celebreta cerimonia eucaristica che precederà l'esposizione delle spoglie di Padre Pio per la venerazione da parte dei fedeli.
L'attesa è frenetica.



Le spoglie del santo saranno esposte in una teca in cristallo, sul volto sarà applicata una maschera di silicone.
L'attesa è frenetica.



Sul corpo una stola, mentre l'abito è stato cucito dalle suore clarisse di San Giovanni Rotondo.
L'attesa è frenetica.



"La salma si è conservata bene", ha detto il vescovo di San Giovanni Rotondo-Manfredonia-Vieste, monsignor Domenico D'Ambrosio, delegato per la Santa Sede per le opere di Padre Pio. "Sin dall'inizio - ha riferito - si vedeva chiaramente la barba. La parte superiore del teschio è in parte scheletrita, il mento è perfetto, il resto del corpo è conservato bene. Si vedono benissimo le ginocchia, le mani, i mezzi guanti, le unghie. Se padre Pio mi permette, è come se fosse passato un manicure".
L'attesa è frenetica.

Nel pomeriggio si terrà una conferenza stampa.
L'attesa è frenetica.

Nel corso della conferenza stampa è probabile che siano rese note le condizioni in cui il corpo del santo è stato trovato alla riapertura della tomba, dopo 40 anni, e anche le modalità utilizzate per la conservazione delle spoglie.
L'attesa è frenetica.



Elvis è stato avvistato tra i fedeli in attesa della salma ben conservata di Padre Pio.
L'attesa è frenetica.

L'Alitalia ha visto la salma di Padre Pio in sogno ed ora è salva. E' iniziato il processo per assegnare questo nuovo miracolo al santo frate.
L'attesa è frenetica.



L'attesa è frenetica.

mercoledì, aprile 23, 2008

Il The Niro Nazionale





L'11 Aprile esce il primo LP ononimo di The Niro, nome inglesissimo dietro al quale si cela il romanissimo Davide Combusti.

The Niro si fa notare negli anni passati aprendo i concerti di Sondre Lerche, Okkervill River, Isobel Campbell, Carmen Consoli a Londra, Badly Drawn Boy, Deep Purple.
Nel 2006 e 2007 si esibisce negli USA e in UK.
Ad inizi del 2008, dopo aver firmato per la Universal, esce il suo primo EP ufficiale, An Ordinary Man.



Personalmente l'ho conosciuto tramite la compilation, A century of Covers, tributo ai Belle and Sebastian, nella quale The Niro re-interpreta la loro "I fought in a War".


The Niro - I fought in a War

Ricorda molto Jeff Buckley, come voce ed interpretazione. Il che non è male visto che Jeff è morto presto e pochi hanno saputo veramente proseguire il suo discorso musicale: voce angelica, chitarra distorta e psichedelica.

Una bella e calorosa presentazione del suo album si trova qui.

Mentre è di obbligo un salto sul suo sito MySpace per scoprire le sue canzoni.

Un artista che avrà molto da dire da qui in poi.

Questo è il video del secondo single: About Love and Indifference.

The Niro - About Love and Indifference

Una FantaEstate di celluloide





L'estate 2008 sarà moooolto calda per gli amanti della fantascienza.
Prendete pop-corn e birra, preparate una scusa che tenga bene per la vostra dolce metà, inforcate gli occhiali 3D e tuffatevi nel primo multiplex che trovate.

In ordine di apparizione arriveranno:

- 1° maggio, Iron Man
L'atteso film sull'ennessimo personaggio Marvel trasportato sul grande schermo.
Iron Man è interpretato dal grande Robert Downey Jr.
Si dice che è uscito fuori un giusto equilibrio fra commedia, effetti speciali e temi più seri. Vedremo.

- 9 maggio, Speedracer.
E' il ritorno dei fratelli Wachovski (quelli di Matrix). La storia prende spunto da un cartone animato giapponese degli anni '60 ambientato nel monde delle corse.
Per motivi a me oscuri, questo personaggio è molto famoso in America, al punto di apparire sotto forma di quadro appeso nell'appartamento di Joey e Chandler di Friends.



- 23 maggio, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo.
Quarto episodio della saga archeologica. Uscita in tempo limite per non vedere un'Indiana Jones in sedia a rotelle.

- 13 giugno, The Happening.
M. Night Shyamalan riuscirà a tirare fuori un bel film dopo il mai più ripetuto colpaccio del Sesto Senso?

- 18 giugno, L’incredibile Hulk.
Edward Norton, Liv Tyler, William Hurt e Tim Roth.
Basteranno questi nomi per far dimenticare il precedente film su Hulk girato da Ang Lee?
I ben informati dicono di si.

- 1° luglio, Wanted.
E' tratto da un fumetto che io adoro.



Una perfetta nullità, maltrattato dalla ragazza, dal capo, e dalla vita in genere, un giorno scopre di essere il figlio del più grande killer della storia.
Per entrare in possesso dell'eredità, lasciata dal defunto padre, dovrà però diventare cattivo e spietato come lui.
Inizia così la sua discesa agli inferi che lo porterà a scoprire la verità: il mondo è governato da supercriminali, i quali, molti anni prima, hanno sconfitto una volta per tutte i supereroi, cancellandone ogni traccia nella memoria della popolazione mondiale.
Il fumetto è Wanted di Mark Millar. Recuperatelo prima di andare al cinema.



- 2 luglio, Get Smart.
E' il film tratto dal mitico telefilm degli anni'60 che prendeva in giro il filone degli agenti segreti, e che ,sotto il controllo del grande Mel Brooks, apriva la strada a tutto il filone demenziale da li a venire.



- 16 luglio, Hellboy 2.
Ne ho già parlato in un altro post. Attessissimo.

- 23 luglio, 2008: Batman Il Cavaliere Oscuro.
Il seguito del precedente "Batman Begins", episodio che ha ridato nuova linfa alla saga.
Per adesso questo nuovo episodio è già tristemente famoso per la morte di Heath Ledger (il Joker) durante le riprese (mmmm....ricorda il Corvo?!).

- 20 agosto, X-Files 2: I Want To Believe.
Quando nessuno se lo aspettava, torna un nuovo episodio delle avventure di Fox Moulder e Dana Scully. Un MUST!.

- 20 agosto, Le Cronache di Narnia: Il principe Caspian.
Il seguito del primo episodio de "Le Cronache di Narnia"; il cattivone di turno sarà interpretato dal nostro Sergio Castellitto.

- 12 settembre, Hancock.
Will Smith interpreta un superoe alcolizzato, dalla vita molto incasinata.
L'idea è carina e il trailer promette bene. Chi sa?!



martedì, aprile 22, 2008

Ohmmmmmm





Da Apogeonline

Un' Alitalia da maritare





C'era una volta la cattiva AirFrance-KLM che valicate le Alpi scese fino a Roma per mangiarsi in un boccone solo l'indifesa Alitalia, sfruttando il vile consenso del cavaliere che la doveva difendere, Sir Mortadella.

Ma AirFrance non aveva fatto i conti con Sir PsicoNano e Mastro Celoduro i quali, diffondendo voci della venuta di orde di cavalieri in soccorso della povera dama, riuscirono a spaventare il cattivone e a farlo scappare.



Ora la dama è libera di sposarsi con il cavaliere russo AirFlot, o con quello tedesco Her Lufthansa, o con quello americano Mr.TGP, o con quello abruzzese Don Toto, o con un figlio di Sir PsicoNano, o con........



Insomma un gran casino per la dama, forse era meglio essere mangiata che credere ancora alle favole!



lunedì, aprile 21, 2008

Iphone, pizza e spaghetti?





Gira voce che il matrimonio fra Apple e Telecom, per portare l'Iphone in Italia ,sia cosa fatta.

Certo il fatto che l'affare sia il frutto del lavoro di Luca Luciani non fa ben sperare. Chi è Luciani? E' quel top top top manager di Telecom che durante una conferenza ha citato la splendida vittoria di Napoleone a Waterloo (se le cose non le sai, sappile!!).

L'Iphone dovrebbe arrivare in Italia aggiornato nell'hardware per poter sfruttare la rete UMTS; quelli attuali hanno una tecnologia 2G, standard per il resto del mondo, ma obsoleta per l'Italia.

L'aspetto interessante di questo accordo non è tanto l'innovazione tecnologica, obbligata per entrare nel mercato italiano, bensì il cambio di politica economica dell'Apple.



Fino ad ora Apple, in ogni paese dove è entrata, ha stretto un accordo con una compagnia telefonica, la quale in cambio dell'esclusiva nazionale per la vendita dell'Iphone era vincolata a versare il 30% degli introiti del traffico voce prodotto da quel telefonino.

Con Telecom, almeno dai rumors, Apple ha cambiato i termini dell'accordo:

- Telecom non avrà l'esclusiva dell'Iphone per l'Italia, bensì una precedenza rispetto gli altri operatori, che potranno vendere l'Iphone ma avranno bisogno di più tempo per integrarlo con il proprio sistema.
Morale della storia: Telecom vende l'Iphone da questa estate, gli altri (Vodafone, 3G) solo a partire da Natale.

- Apple non pretenderà una percentuale del traffico voce, bensì venderà l'Iphone ad un prezzo più alto; negli altri paesi la vendita Iphone+tariffa telefonica era visto anche come un modo per abbassare il prezzo iniziale del cellulare.

Apple ha capito che i guadagni si stanno spostando dal traffico voce al traffico dati, ed è li che ora si vuole far trovare pronta.
La capillare distribuzione dell'Iphone significa abituare il cliente ad usare il suo Safari, come Browser, per navigare su internet da mobile.
Significa anche abituarlo ad utilizzare Itunes per la musica e video.



Di nuovo, l'Apple di Steve Jobs dimostra di essere un passo avanti per l'approccio al marketing più che per la tecnologia.

Ora c'è da vedere come reagirà però ad Android e ad il suo approccio Open.

Brambilla: una coscia lunga per l'ambiente



Scorro la presunta lista dei ministri per il regno PsicoNano III.

Ormai l'indifferenza e la rassegnazione fanno scendere giù, senza rilevanti sussulti, nomi come quello di LaRussa, Tremonti e Calderoli.



Penso di essere ormai impermeabile a combinazioni di NomediPoliticoDestrorso e Ministero degne del Dr. Frankenstein, quando il mio stomaco da segni di squilibri a questa accoppiata: Michela Vittoria Brambilla e Ministero dell'Ambiente.



Vengo a sapere che Michela Vittoria Brambilla vive nella natia Calolziocorte in una villa che è una specie di zoo: 25 gatti, 14 cani, quattro cavalli, due asini, tre caprette, duecento piccioni. Un manifesto-spot della sua passione per gli animali. Soprattutto, i cani.
Questo però non penso che la possa far diventare un'esperta di politiche ambientali.
E anche riguardo all'amore per i cani girano strane storie sulla sua disenteressata gestione del canile di Lecco come riportato su questo blog.

Tuttavia, tutti i pastori e i boscaioli d'Italia che passano i freddi inverni in solitario ritiro saranno contenti di questa nomina e di un suo tour presso i loro rifugi.



venerdì, aprile 18, 2008

Wu Ming 4 - La Stella del Mattino





Dopo aver acquistato da Einaudi una quantità spaventosa di libri in una soluzione unica, la società editoriale, di cui penso ormai essere socio, ci spedisce regolarmente la rivista CFR con tutte le ultime uscite del vasto mondo einaudiano.

Sfogliando,scopro,in un anonimo riquadro in basso,che sta uscendo un nuovo libro del gruppo Wu Ming: La Stella del Mattino.

Non ne sapevo niente, eppure sto abbastanza dietro ai movimenti di Wu Ming. Sulle prime penso che sia un lavoretto di riserva, come il recente Previsioni del Tempo, oppure un ripescaggio dalle loro prime opere.

Urge ricerca su Internet.

Stella di Mattino è il primo libro di Wu Ming 4, disponibile dal 29 aprile.
E' un romanzo storico e d’avventura, che ricostruisce la vita, tra mito e leggenda, della prima “star” massmediatica contemporanea: Lawrence d’Arabia.

Come riportato dalla quarta di copertina:

Oxford, 1919. Il Primo conflitto mondiale è appena terminato e una schiera di giovani reduci torna sui banchi universitari. Le ombre dei compagni morti popolano le loro notti, la routine accademica non ha risposte da offrire all’orrore vissuto al fronte. Da un giorno all’altro l’austera quiete dei college è turbata dall’arrivo di T. E. Lawrence, il leggendario «Lawrence d’Arabia». Partito da Oxford come archeologo e divenuto ispiratore della rivolta araba contro i turchi, l’uomo d’azione ha ora un nuovo incarico: scrivere il memoriale della propria impresa. Mentre i ricordi prendono vita, la saga di «Lord Dinamite» si alterna alle vicende di tre sopravvissuti al massacro: John Ronald Reuel Tolkien, filologo e scrittore di racconti; Clive Staples Lewis, studente di lettere che dalla guerra ha avuto in dono una doppia vita; Robert Graves, poeta che tenta invano di affrancare i propri versi dall’incubo delle trincee. L’incontro con Lawrence cambierà per sempre le loro vite, costringerà ognuno a confrontarsi con i propri fantasmi e sarà il punto d’origine di nuove memorabili storie.



Tracce dell'interesse da parte di WM4 per questi personaggi si trova anche in vecchi articoli apparsi sul sito di Wu Ming Foundation: Lawrence d’Arabia, J. R. R. Tolkien, Robert Graves.

Mentre non è necessario presentare ne Tolkien ne Lawrence d'Arabia, due parole invece sono richieste per gli altri due personaggi: C.S. Lewis, R. Graves.

C.S.Lewis è un autore molto noto nel mondo anglofano, da noi è stato scoperto recentemente per la trasposizione cinematografica della sua famosa saga fantasy: Le Cronache di Narnia.



Robert Graves è stato un poeta e romanziere britannico la cui opera è stata molto influenzata dall'esperienza della I° Guerra Mondiale, a cui dedicò nel 1929 la sua opera più famosa: Addio a tutto questo.

Di questi quattro Robert Graves era l'unico che non conoscevo, e curiosando su Internet ho scoperto che per un anno, nel 1962, ospitò il grande musicista Robert Wyatt, il che me lo rende immediatamente simpatico.

Ancora non ho letto l'ultima fatica del collettivo Wu Ming, Mauritiana, mi sorprende però che uno del gruppo sia riuscito poco dopo a far uscire un altro libro complesso come sembra essere questo La Stella del Mattino.

Come nella migliore tradizione di Wu Ming il libro fa vivere a personaggi storici, alcuni anche molto famosi a livello mediatico, come il Cary Grant del bellissimo 54, un intreccio romanzesco facendoli diventare i protagonisti veri e propri del racconto.

Sicuramente il mio prossimo acquisto dal libraio di fiducia.





Concludo con un pezzo tratto dal libro:

Il cavaliere è vestito di bianco e nessuno può vederlo in volto. Ha il potere di distruggere ciò che tocca e il dono di essere ovunque. Nessuno sa dove si nasconda, appare e scompare, il deserto è la sua casa, le rocce il suo cibo. E' come l'aria, è il vento che soffia. Un giorno attraversa il Grande Nefudh, il giorno dopo si bagna nel Mar Morto. Il suo nome vola da un'oasi all'altra. I pellegrini in viaggio verso la Mecca lo avvistano nelle tempeste di sabbia e lo chiamano Iblis, il Diavolo.
Tutti lo temono.
Anche tu.


Android: Enkin





Iphone mi tenta, ah quanto mi tenta.

Si è capito anche dai post che avevo scritto prima che uscisse ufficialmente. Poi però alcune nuvole hanno oscurato parzialmente questa storia d'amore: l'impossibilità di usare protocolli veloci, comuni in Italia, come il 3G o il HDSPA, e una tecnologia chiusa agli sviluppi esterni.

Ma soprattutto la sensazione che Iphone è l'input per uno sviluppo che sarebbe venuto in seguito.

Android, la piattaforma sviluppata da Google insieme a molte industrie di cellulari, è questo passo successivo, almeno sulla carta.
Android non è un telefonino, è una piattaforma.
Dipenderà dalla singola industria la modalità d'implementazione della piattaforma e la sua interazione con l'hardware.

Interessante però è come una piattaforma ancora non uscita ufficialmente abbia già prodotto applicazioni future.

Enkin è una di queste: si punta la telecamera del telefonino su un edificio, Enkin acquisisce l'immagine, la confronta con quella in Google Maps, e attraverso le informazioni ricavate dal GPS e da Google Maps, riesce a determinare la distanza dell'oggetto.

Spettacolare!


Enkin from Enkin on Vimeo.

giovedì, aprile 17, 2008

Non ci sono santi... in questa povera Patria





Mi fanno scoprire con piacere questa rubrica tenuta da Gabriele Romagnoli su Repubblica : Navi in Bottiglia.

G.Romagnoli è uno scrittore di cui ignoravo l'esistenza, presto sarà colmata.

Questo suo articolo per la rubrica è uscito oggi, è l'epilogo di un suo romanzo, e ben si addice a questo momento.



Non ci sono santi
(dall'epilogo al libro omonimo, Mondadori, 2005)

Non riesco a fermarmi a lungo in Italia. Non so barattare la serenità delle certezze con il dono dell'estraneità. E mi basta vedere un qualsiasi telegiornale per avere manifestazioni di allergia: al contenuto come alla forma. Una volta ho ritagliato da una rivista una pubblicità con questo slogan: "Non occorre che tu sappia da che cosa stai scappando per diventare un fuggitivo". E con questo mi sono trovato un alibi. Tuttavia so da che cosa scappo.

Ho letto un articolo della Boston Review dal titolo: "La morale universale". Sommario: "Ci sono dei valori innati condivisi da tutti gli esseri umani?". Si parla di uno studio sui bambini condotto in Francia da Emmanuel Dupoux, usando filmati con attori umani. Trascrivo: "In uno di questi, l'uomo buono butta giù uno zaino da uno sgabello, aiuta una bambina che sta piangendo a salirci sopra e la conforta. Nel secondo filmato l'uomo cattivo butta giù la bambina dallo sgabello e consola lo zaino. L'esperimento è organizzato in modo che il pianto, la spinta e la consolazione siano simili in entrambi i filmati. Dopo averli visti i bambini possono scegliere se guardare l'uomo buono o quello cattivo, oppure avvicinarsi a uno dei due. A quindici mesi, tutti i bambini guardano di più l'uomo cattivo ma si avvicinano di più a quello buono".

Ecco, io ho l'impressione che gli italiani non solo guardino di più l'uomo cattivo, ma gli si avvicinino pure, perfino con un certo entusiasmo, che l'esperienza delle fregature subite non vale a spegnere.

Dirò di più. Se avessi fatto il test, credo che avrei avuto la tentazione di guardare e avvicinare l'unica presenza bisognosa di appoggio: la bambina in lacrime. Tuttavia, ampliando lo spettro di possibilità c'è il rischio che il pubblico italiano, a milioni, si fissi piuttosto sullo zaino, almeno per vedere se contiene qualcosa di interessante. Sono anni ormai che nel programma televisivo di punta un tipo ci mette mezz'ora per aprire un pacco e scoprire che cosa c'è dentro.

E che cosa conterrà mai? "Un mondo di crimini, alienazione, apparenza", soprattutto apparenza, "l'arroganza degli uni, l'umiliazione degli altri". Un Paese che gioca con le illusioni, si convince di avere un futuro perché ha avuto un passato. E non si accorge del declino, che non è quello raccontato dalle cifre dell'economia. E' nel sogno di scorta delle avvocatesse, nelle ricette balzane dei medici, nelle consapevoli bugie dei comunicatori, nel fatto che le prostitute siano spesso più oneste dei carabinieri, nel riparo all'ombra dei pregiudizi, nel tramonto di una generazione che fu più decente...

... Piero Gobetti morì in esilio a Parigi a soli venticinque anni. Credeva nella storia come processo continuo di libertà, in un impegno che anteponesse la legalità agli interessi particolari. Giudicò il fascismo "autobiografia della nazione". Stiamo continuando a scrivere da noi la nostra storia. Chi ci dirige è uno specchio, benché talora deformante. Per cambiare l'immagine riflessa possiamo soltanto cambiare noi. Votarsi a chiunque altro sarebbe una preghiera al vuoto. Non ci sono santi.



mercoledì, aprile 16, 2008

Il nuovo uomo vitruviano





Bye bye Jimmy





Jimmy sta per chiudere.

Non sto parlando del bar sotto casa del vostro amico trasferitesi a Londra.

Jimmy, ex Canal Jimmy, canale 140 su Sky è forse il miglior canale del pacchetto Sky.
Negli anni si è specializzato a portare in Italia serie cult di Fantascienza, e non sto parlando di Andromeda trasmesso su AXN o delle repliche della Donna Bionica replicate tristemente su Sky Fantasy.
Jimmy ha avuto il coraggio di proporre serie elogiate in tutto il mondo, telefilm che su una base fantascientifica sviluppano trame complesse e avvincenti, avendo la loro forza sulla storia e non su sparatorie laser o lampi di luce.
Sto parlando della bellissima "Life on Mars", la dimostrazione come uno spunto alla Lost possa essere ben sviluppato anche in Europa (e infatti negli USA ne vogliono fare un remake).



Della piacevole riscoperta dei nuovi dottori di "Dr.Who"; un eroe ironico, folle, potente ma tristemente solo.



E del suo spin-off in "Torchwood".



La voce riportata su Fantascienza.com parla di un cambio di proprietà che vorrebbe riutilizzare lo spazio di Jimmy per un canale rosa.

E' un vero peccato, considerando che nei momenti migliori Jimmy è riuscito a raggiungere il 4% dello share nazionale (e per un solo canale satellitare è tanto), proponendo però sempre scelte mai banali.

In giro c'è molta TV intelligente che merita di essere vita; una fiction che è racconto, che oltre all'intrattenimento regala idee, immagini e risveglia le nostre sinapsi.
Una produzione che ora perde uno dei pochi spazi dove essere trasmessa.
Meno male che c'è internet, che ti permette di vedere lo stesso ciò che non viene passato in Italia.



martedì, aprile 15, 2008

Elezioni: tutti a casa





All'inizio la speranza alimentata dai primi exit pool: lista del PDL al 42%, lista del PD al 40%, con il PD come primo partito nazionale: c'è margine per sperare in una vittoria o comunque in un buon risultato del PD veltroniano.

Dopo qualche ora la triste realtà prende la forma di distacchi di 8-10 punti, con il PD nettamente sotto il 40%, una Lega che tocca percentuali assurde dell'8% ed una Sinistra che scompare dal parlamento restando al di sotto del fatidico 4%, mettendo così in soffitta la tradizione comunista/verde/pacifista di questo Paese.

Ho preso troppe bastonate di questo tipo per reagire bene.
Resto immobile, catatonico.



Questa volta non mi tuffo negli speciali televisivi, nell'approfondimento cartaceo o nei mille spunti internetiani.
Però alla fine la mia curiosità, seppur imbrigliata ed ammosciata, annusa lo stesso un pò intorno.

Riporto quindi due chicce da questo pazzo mondo.

Il The Guardian nel commentare il risultato delle politiche italiane fa un'interessante osservazione sulla recente storia del voto italiano:"una maggioranza di cittadini che vota la destra fino a quando questa non fallisce, per poi dare un tiepido sostegno ad alternative di sinistra troppo deboli per agire".

Pezzotta parlando a caldo, durante la diretta de La7, fa un'acuta analisi del risultato della Lega: secondo lui, la gente ha votato Bossi, più che per il secessionismo, di cui è probabile capisca ben poco, per una necessità d'identità.
Persone che, in un mondo che cambia velocemente, hanno bisogno di avere un pò di terreno sotto i piedi, e la LegaNord con le parate mediovali, con il richiamo ad un popolo padano, ha dato una risposta a questo bisogno.

In fondo era la stessa sensazione che riusciva a darti il vecchio PCI: ti dava un fazzoletto rosso, qualche santino da pregare (Gramsci, Marx, Togliatti, etc.), una festa dove mangiare salsicce e bere vino in compagnia, e la sensazione di far parte di un popolo eletto, moralmente puro, immune dallo schifo degli altrui giochi di palazzo, in marcia verso il paradiso promesso (il sol dell'avvenire).



Per il resto mi va ben poco di trovare spiegazioni, di capire questo voto.

Sono deluso da questa Italia che crede ai venditori di pozioni miracolose.

Deluso che dopo più di 50 anni non siamo ancora una repubblica civile ai livelli degli altri paesi europei.

Deluso che, dopo molto più di un secolo dall'unificazione, siamo rimasti nell'animo un popolo diviso in tante famiglie, ognuna interessata al proprio bene a discapito di quello comune.

Oggi vado da Feltrinelli, mi compro 1000 libri, 1000 fumetti, 1000 cd e 1000 videogiochi.
Mi sposo, faccio 2 figli.
E rimetto la testa fuori fra 5 anni per vedere che cosa siete riusciti a combinare con le vostre manine.
E spero di trovare ancora qualcosa dove mettere i piedi.



Buon Lavoro Presidente.



P.S.: so benissimo che queste mie intenzioni dureranno il tempo del disgustorama prodotto da una puntata di Report, ma questa è la mia sensazione al momento.